La cefalea cervicogenica (CGH) è una patologia comune descritta per la prima volta oltre trent’anni fa nel 1983 e, come già descritto in articolo precedente (clicca qui), essa è classificata tra le cefalee secondarie, in questo caso a disfunzioni muscolo-scheletriche nella regione cervicale, in particolare ai primi segmenti del rachide cervicale. La CGH costituisce circa il 15-20% di tutti le cefalee croniche e ricorrenti. Nonostante il consenso riguardo gli aspetti clinici, non vi sono studi che hanno riassunto la specificità e l’accuratezza diagnostica dei test per l’esame clinico usati per diagnosticare la CGH. Il problema più grande di questa patologia è differenziazione con altre patologie sovrapponibile ad essa, il che porta ad una incorretta diagnosi in approssimativamente il 50% dei casi, oltre che l’esclusione di eventuali red flags. Per questo motivo è stato suggerito che la diagnosi differenziale della cefalea deve consistere in un solido esame soggettivo e in un dettagliato esame del rachide cervicale, considerando soprattutto il fatto che la CGH è la classificazione di cefalea che più spesso risponde in modo positivo nel lungo termine al trattamento fisioterapico. (altro…)